Cos'è
Esiste uno specifico del teatro della scuola rispetto ad altre forme di teatro, come quello amatoriale e quello professionale?
E dato per scontato il grande valore formativo del teatro nella scuola, come fare per sfruttarne tutte le potenzialità formative e culturali?
A queste domande abbiamo cercato di rispondere in questi ultimi anni cercando di attivare all’interno delle classi un’attività drammaturgica tesa a dare un qualche fondamento di originalità ai vari spettacoli che via via si sono rappresentati. Abbiamo in altre parole dato vita a un percorso integrato, in modo che il teatro fosse di stimolo ad una ricerca sia su importanti problematiche culturali sia sugli strumenti linguistici, espressivi e soprattutto comunicativi; e nello stesso tempo la scuola offrisse al teatro dei testi drammatici, frutto di una elaborazione collettiva di classi o di gruppi, da rappresentare poi per l’intera comunità scolastica e anche extrascolastica.
I testi che presentiamo sono tutti nati in una classe x durante il normale lavoro didattico: nati da uno spunto, da un’idea di un insegnante o di uno studente, discussi e fatti propri poi dall’intera classe o da un gruppo di alunni che hanno sperimentato un approccio attivo, creativo e intensamente partecipato all’analisi e alla transcodificazione dei testi letterari.
In tre casi si tratta di traduzioni di commedie di Plauto esplicitamente finalizzate alla recitazione.
Alla base di tutte e tre sta un importante direttrice di ricerca proposta agli alunni: come rendere viva, per un pubblico moderno, una commedia scritta duemiladuecento anni fa? Che tipo di rielaborazione si deve operare? Solo sul piano sintattico e lessicale o anche talvolta sul piano strutturale e dei contenuti? Quali libertà possiamo e quali libertà dobbiamo permetterci?
Impostata in questi termini la traduzione di Plauto, svolta per gruppetti di due-tre alunni, è diventata una vera ricerca, per avvicinarsi il più possibile a quel registro colloquiale moderno richiesto per una effettiva comunicazione. Ed è incredibile quanti problemi di carattere linguistico sono emersi continuamente dal lavoro e quante innumerevoli varianti sono state operate rispetto alla prima stesura, che era una traduzione puramente letterale, e (diciamolo pure) spesso anche piuttosto scorretta. Ogni battuta dei dialoghi è stata letta sempre ad alta voce ai compagni (prima del gruppo poi della classe intera) per saggiarne la reale comprensibilità e anche per raccogliere suggerimenti e proposte alternative nei casi in cui il significato non fosse nitidamente percettibile.
Nel caso della Mostellaria pdf web word abbiamo, per esempio, sperimentato la traduzione vernacolare, prendendo spunto dal Vantone di Pasolini (ma mettendo in settenari doppi solo il lungo monologo iniziale dell’adulescens Filolachete). Gli alunni si sono divertiti molto a “rivalutare” in questo modo il loro patrimonio linguistico, a riappropriarsi del loro idioma quotidiano, accentuando in qualche caso l’espressività plebea, e…dando fondo al nutrito repertorio delle parolacce toscane.
Nel caso della Casina e del Persa , abbiamo invece abbandonato il vernacolo, che ci appariva una scelta troppo facile, per cimentarci con un altro tipo di ricerca all’interno della lingua italiana: la ricerca di un linguaggio vivo, colloquiale, espressivo, capace di stabilire un contatto diretto fra Plauto e un pubblico giovanile moderno.
La Casina pdf web word presenta un’ampia introduzione didattica, dove gli alunni-traduttori spiegano le ragioni delle loro scelte ed espongono in modo dettagliato tutto il metodo seguito nella traduzione.
Questa commedia è stata rappresentata alla Rassegna Provinciale presso il teatro di Rifredi di Firenze nell’aprile 1998 ed ha ottenuto un premio speciale proprio per l’originalità della traduzione.
Il Persiano (Persa) pdf web word è la traduzione più recente, finalizzata questa volta alla messinscena di una specie di farsa musicale. Molti brani sono stati infatti versificati, con una discreta varietà di metri, come base per coreografie e per musiche. Questo testo non è stato ancora provato in teatro ed ha quindi un carattere tut’altro che definitivo, dato che di solito la preparazione scenica suggerisce innumerevoli cambiamenti, specialmente quando deve intervenire il musicista.
Gli altri due lavori prendono invece spunto da autori moderni.
Pallottoline!pdf web word (brevi cenni sull’universo da Leopardi, Pirandello, Bradbury).Come dice il sottotitolo si tratta di un lavoro non centrato su un autore, ma su una problematica più vasta: quella del rapporto fra l’uomo e il cosmo. Il lavoro vuole evidenziare alcuni aspetti di questo rapporto: dalla mitologia (Dialogo di Ercole e Atlante di Leopardi), al “vero” scientifico (Il Copernico di Leopardi), per arrivare poi a quella forma di lucida “alienazione” nel cosmo ben rappresentata dal Maraventano di Pallottoline, per concludere infine con il “futuribile”: l’esplorazione e la conquista dello spazio a cui si associano il desiderio di fuga dalla Terra e la nascita di nuove utopie…(e quest’ultimo “quadro” è ricavato da un breve racconto di Bradbury in Cronache marziane). Il tutto tenuto insieme da una “cornice” singolare: un dialogo fra la Terra e la Luna, di ispirazione leopardiana ma opportunamente rielaborato e “modernizzato”. In questo lavoro si sono sperimentati vari tipi di intervento sul testo: dal semplice adattamento teatrale di dialoghi scritti per la lettura; alla drammatizzazione di racconti (Pirandello), alla libera rielaborazione (Bradbury). Questo lavoro è rientrato nel gruppo del sei selezionati a livello nazionale per la Rassegna del Teatro Scuola nell’ambito del Convegno Internazionale di Studi Pirandelliani, Agrigento, Dic. 1999.
Pallottoline in scena: Foto, cast e didascalie
Vita da Personaggi pdf web word Atto unico originale elaborato su testi narrativi drammatici e teorici di Luigi Pirandello.
Vita da Personaggi in scena: foglio di sala, cast e foto
I personaggi sono quasi figure metafisiche che brulicano nella zona d’ombra del palcoscenico e che poi piano piano, incoraggiati dalla Servetta-Fantasia, entrano nella zona di luce, si avvicinano uno alla volta o in gruppetti all’Autore, lo tentano, lo convincono a dare loro un’identità e una storia, anche se poi l’Autore dà loro una vita che non è mai quella che essi vorrebbero ma quella che LUI ha destinato loro.. I personaggi tentano di spogliarsi in scena delle loro forme quotidiane ma poi alla fine devono per forza rivestirsi, ingabbiarsi di nuovo negli abiti che rappresentano il loro status sociale, il loro ruolo a cui non possono in alcun modo sfuggire. E l’Autore li “fissa” così nel mondo “superiore” dell’arte.
Rispetto ai testi di partenza risulta piuttosto alto il grado di rielaborazione: alcune scene sono del tutto originali, altre riportano frasi o dialoghi pirandelliani, ma completamente reimpostati rispetto alla funzione narrativa o drammatica originaria, in una funzione ben diversa, quella del rapporto fra Creatore e Personaggi, i quali appaiono perciò in una veste piuttosto inconsueta e quasi surreale, come personaggi “in fieri”, che vengono creati o completati o anche rifiutati in scena.
Il testo è stato selezionato per la terna dei finalisti al Concorso Nazionale ARTEVEN per la Scuola, Mestre, Ottobre 2000.
Lo spettacolo si è classificato al primo posto nella Rassegna Regionale del Teatro della Scuola (Bagni di Lucca, maggio 2001), ed è stato quindi designato a rappresentare la Toscana alla prossima Rassegna Nazionale che si terrà a Serra S. Quirico (AN).
E’ DU’ FRATELLI 2004-2006
traduzione collettiva e adattamento vernacolare da ADELPHOE di Publio Terenzio Afro. Portata avanti dalla classe IVC nell’anno scolastico 2004-2005 con il coordinamento del prof. Giuseppe Parrini. Presentata su adattamento teatrale di Anna Scalabrini il 25 magio 2006 al teatro Giotto di Vicchio. Locandina pdf
DA AGRIGENTO A MILANO GRANDI SUCCESSI PER IL GIOTTO ULIVI NEL MESE DI DICEMBRE 2007
Il titolo del Convegno Internazionale di studi pirandelliani di quest’anno era: Quando una novella diventa dramma, film , musica o fumetto….
Il liceo Giotto Ulivi ha partecipato, su questo tema , con due lavori a due concorsi promossi dal Centro Studi Pirandelliani:
– Per il concorso Cortometraggio: Spunta un giorno (dalla novella omonima di Pirandello), regia di Leander Bulst, interpretato da Margherita Fallani exVA e da Tommaso Monaci IVB.
Ha ottenuto il premio-selezione, insieme ad altre tre scuole italiane.
Particolarmente emozionante è stata la proiezione del film su un vero grande schermo cinematografico davanti a un pubblico di oltre mille persone nel Palacongressi di Agrigento, con tanto di applausi e congratulazioni.
– Per il concorso Tesine: Storia di un atto unico, di Serena Bandini , Elisa Giovannini, Laura Giustini, Elisa Loli della V A.
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